por f1.chris » 24 Marzo 2013, 23:20
lo unico q faltaba era meter a Vettel en este asunto
ecco un articulo de uno como Marco Mensurati uno q de formula 1 y sobre todo de ferrari se entiende y no poco, el problema q esta en italiano y no tengo tiempo a traducir
La Ferrari e i colpi di calore, per Alonso è il momento di riflettere
Più che hybris, come piacerebbe a qualcuno, parlerei tranquillamente di ipertermia. E cioè un volgare colpo di calore. Cito da wikipedia: “L’ipertermia è una condizione del corpo che può verificarsi per causa di particolari condizioni climatiche tipiche dell’estate” ed è caratterizzata “da confusione, crampi muscolari e spesso nausea o vomito”.
In Malesia, si sa, fa molto molto caldo, di questi tempi. E, con ogni probabilità, in Ferrari, sia nel muretto che in macchina, di caldo, oggi, ne ha fatto ancora di più. Solo questo, un attacco violentissimo di ipertermia può aver giustificato una gestione tanto scellerata del primo giro di Fernando Alonso. Una manciata di secondi in cui team e piloti hanno sbagliato tutto, ma proprio tutto quello che potevano sbagliare. Il primo a sbagliare è stato Massa che in partenza – partiva dalla prima fila – con tutte le linee che poteva scegliere ha scelto proprio quella che incrociava la posizione di Alonso, il suo compagno di squadra. Ok, Massa non si sente secondo pilota (pur essendo stato fino a ieri, e forse tornando ad esserlo già domani, il terzo) ma ci sono molti modi migliori per dimostrarlo. Alonso ha retto bene, ovviamente non ha regalato un millimetro però, chissà perché ha deciso di ignorare il principio – altrimenti pacificamente condiviso – dell’impenetrabilità della materia e si è incollato sul retrotreno di Vettel, giocandoci e titillandolo come fosse in cerca di qualcosa. Cosa? Be’, è stato chiaro dopo un paio di curve. Ora: qui lo so che molti – a partire dal caro Mafant – sosterranno che Vettel quel colpetto di freno l’ha dato con un po’ di malizia. Ma io non ci credo. E comunque poco cambia: il torto di Alonso è stato quello di stare e rimanere in quella posizione insensata.
Ma si sa, in macchina e al muretto fa molto molto caldo che fuori. E ancor più caldo deve aver fatto dopo quel contatto. Visto che l’alettone si era distrutto e si stava chiaramente per staccare. A quel punto, dunque, l’ipertermia ha raggiunto il parossismo. E tutti, tutti hanno tecnicamente sragionato. Cercando di far rimanere in pista una macchina che non ci poteva più stare. E non solo perché il pezzo si sarebbe evidentemente staccato di lì a poco compromettendo la gara dello spagnolo. Ma soprattutto perché nello staccarsi avrebbe potuto ammazzare qualcuno. E questo non è un dettaglio.
Il ritiro al secondo giro del secondo Gran Premio è dunque la punizione minima per un pilota, Alonso, che forse avrebbe bisogno di smettere di fare chilometri in biciletta, flessioni e cene con la fidanzata e di fare un momento di riflessione su se stesso, il proprio ruolo all’interno del team e i propri limiti di uomo e, perché no?, di pilota. Ma è anche la punizione giusta per un team che ha lasciato troppo spazio all’ego di un pilota che, pur essendo probabilmente il migliore in circolazione (insieme a Lewis), resta comunque pur sempre un pilota.
Ma il caldo, in Malesia, ha colpito un po’ tutti .
Hamilton, che ha sbagliato box andando freudianamente alla McLaren invece che alla Mercedes (poi dice che uno tifa per lui!)
Vettel, che ha rischiato la vita sul podio più che sulla macchina, cercando di avvicinare il suo collega Webber infuriato con lui per il suo comportamento inaccettabile (Vettel ha superato Webber quando il team aveva dichiarato congelate le posizioni)
Rosberg, che voleva superare Hamilton dopo che il team aveva congelato le posizioni
e i box di Force India e McLaren che hanno combinato di tutto, ma davvero di tutto.
Però è stato molto divertente.
da segnalare, infine, il trionfo degli ordini di scuderia.
Stakanovista